Martedì 10 luglio, Microsoft ha ufficialmente rinunciato al suo posto di osservatore nel Consiglio di amministrazione di OpenAI; la decisione è stata comunicata ad OpneAI attraverso una lettera di Microsoft, che ha anche informato della efficacia immediata della sua uscita dal Consiglio.

In seguito a questa mossa, anche Apple ha deciso di non perseguire più l’intenzione di entrare nel Consiglio di amministrazione di OpenAI.

Ricordiamo che solo lunedì scorso Apple aveva annunciato di aver trovato un accordo con OpenAI per entrare nel Consiglio di amministrazione come osservatore,  stessa posizione che Microsoft aveva in precedenza assunto, avendo investito 13 miliardi di dollari nell’azienda.

Microsoft, nella sua lettera, di cui alcuni estratti sono stati riportati da Axios, ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dai dirigenti e dal consiglio direttivo di OpenAI nel prendere questa decisione. La società ha spiegato di aver accettato il ruolo di osservatore senza diritto di voto in un momento in cui OpenAI stava ricostruendo il proprio consiglio, il che aveva permesso a Microsoft di ottenere preziosi approfondimenti senza compromettere l’indipendenza del consiglio.

“Negli ultimi otto mesi abbiamo assistito a progressi significativi da parte del Consiglio di amministrazione appena formato e siamo fiduciosi nella direzione intrapresa dall’azienda; considerato tutto ciò, non crediamo più che il nostro ruolo limitato di osservatori sia necessario,” ha affermato Microsoft.

Questa mossa arriva in un momento critico in cui le autorità antitrust dell’Unione Europea e degli Stati Uniti stanno intensificando le indagini sulle collaborazioni e gli investimenti delle grandi aziende nell’Intelligenza artificiale.

Rinunciando al suo ruolo di osservatore, Microsoft elimina un possibile punto di maggior attenzione da parte degli enti antitrust, che potrebbero vedere il coinvolgimento dell’azienda come una partnership di fatto.

Ricordiamo infatti che già a gennaio, l’antitrust europeo aveva posto sotto una grande lente di ingrandimento sull’accordo tra Microsoft e OpenAI.

L’investimento di Microsoft era visto come un segno di un legame più profondo di quanto dichiarato, con Microsoft che appariva come un socio occulto di OpenAI più che semplice osservatore e tale posizione poteva rappresentare una potenziale minaccia alla competitività ed alla trasparenza del mercato.

In parallelo, la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti aveva avviato un’indagine approfondita sulle operazioni di investimento e le partnership nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.

Lina Khan, presidente della FTC, aveva dichiarato che le indagini si basavano su quanto gli investimenti e le partnership delle aziende dominanti possano aver distorto il settore dell’innovazione e minato il principio della concorrenza leale in un settore strategico fondamentale.

Anche in questo caso, sotto la lente di ingrandimento vi era la partnership tra Microsoft e OpenAI.