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L’autorità irlandese per la protezione dei dati (DPC) ha avviato un’indagine legale nei confronti di Google per verificare il rispetto delle normative europee sulla protezione dei dati in relazione allo sviluppo del modello di intelligenza artificiale Pathways Language Model 2 (PaLM2).

L’inchiesta, avviata ai sensi della Sezione 110 del Data Protection Act (il Data Protection Act è l’attuazione nel Regno Unito del Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati – GDPR), mira a stabilire se Google abbia condotto una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati, come richiesto dal GDPR, prima di trattare i dati personali di soggetti UE/SEE.

Secondo la DPC, una valutazione d’impatto è cruciale per tutelare i diritti e le libertà delle persone, soprattutto quando il trattamento dei dati comporta rischi elevati. L’indagine riguarda il trattamento transfrontaliero dei dati personali, che coinvolge più di un paese dell’Unione Europea o ha un impatto significativo su interessati in diversi Stati membri. La Commissione ha affermato che l’indagine riguarda Alphabet Inc (l’azienda al vertice del gruppo cui fa parte Google) ed in particolare il  modello linguistico Pathways Language Model 2 (PaLM 2).

In un comunicato l’autorità irlandese ha comunicato che: “Questa indagine legale fa parte degli sforzi più ampi della DPC, in collaborazione con i suoi omologhi regolatori dell’UE/SEE (Spazio Economico Europeo), per regolare il trattamento dei dati personali dei soggetti interessati UE/SEE nello sviluppo di modelli e sistemi di intelligenza artificiale”.

Questa nuova inchiesta della DPC arriva dopo un caso analogo che ha coinvolto il sito di social media X, (Twitter). A X è stato chiesto di sospendere l’elaborazione dei post degli utenti per addestrare il suo chatbot AI, Grok. Ad agosto, la DPC ha accolto favorevolmente la decisione di X di fermare il trattamento dei dati mentre la conformità al GDPR era in fase di revisione.

Il 4 settembre la DPC ha annunciato di aver archiviato il procedimento in quanto X ha sottoscritto un accordo nel quale si impegna ad aderire alle richieste dell’autorità( dichiarazione del DPC rilasciata l’8 agosto 2024 ) su base permanente.