Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!
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SØØn
Newsletter 11 del 22 dicembre 2023
Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!

SØØn vuol essere un riepilogo settimanale di alcune delle numerose novità che evolvono continuamente il mondo dell'Intelligenza Artificiale. Non è possibile darne un resoconto completo o esaustivo, ci vorrebbero decine di pagine. Scegliamo quelle che possono riguardare, direttamente o indirettamente, il mondo dell'informazione e del giornalismo

«Prologo»

IA corre nel mondo dell'informazione

Iniziano ad essere molte le testate che decidono di implementare strumenti di intelligenza artificiale nella propria attività giornalistica e questo implica non solo problemi di trasparenza ed etica ma anche di asset organizzativi delle redazioni.

Il The New York Times ha avviato "AI initiatives", un insieme di iniziative rivolte all’integrazione di strumenti di intelligenza artificiale nel giornale ed ha introdotto una nuova figura nella sua redazione: il Direttore Editoriale delle Iniziative legate all'Intelligenza Artificiale, nominando in tal ruolo, Zach Seward, noto per essere stato uno dei fondatori di Quartz (giornale online statunitense di informazione economica e politica).

Seward coordinerà un team dedicato a sperimentare  strumenti di intelligenza artificiale generativa e idee prototipali, lavorando a stretto contatto con i dirigenti della redazione per stabilire le linee guida sull'uso dell'intelligenza artificiale generativa, lavorando attivamente per sviluppare una strategia che consenta al giornale di massimizzare le potenzialità dell'intelligenza artificiale, preservando al contempo l'alto standard di giornalismo affidabile che caratterizza la pubblicazione.

 

Al "The Atlantic", antica e prestigiosa rivista americana, pensano che una delle maggiori criticità che l’Intelligenza Artificiale potrebbe portare al business delle notizie, non sarebbe la sostituzione del lavoro giornalistico umano bensì la “disintermediazione” che le piattaforme IA ed i motori di ricerca potrebbero operare laddove omettessero di reindirizzare i testi e le informazioni prodotte verso le fonti giornalistiche.
Verificato che circa il 40% del traffico web della rivista proviene dalle ricerche di Google, che restituiscono collegamenti su cui gli utenti fanno clic, un gruppo di lavoro interno alla rivista ha rilevato che il 75% delle volte, la ricerca basata sull’intelligenza artificiale potrebbe fornire una risposta completa alla domanda di un utente senza rimandarlo all’articolo di provenienza e il sito di The Atlantic perderebbe il traffico che altrimenti avrebbe ottenuto.

Nonostante Google affermi che la forma finale del suo prodotto IA è lungi dall'essere definita ed abbia dichiarato che darà priorità all'invio di traffico agli editori, questi hanno stimato che perderanno tra il 20% e il 40% del traffico generato da Google se le risposte dell’IA dovessero essere esaustive e/o non rimandare ai siti di informazione.


Axel Springer corre più di tutti

Non solo Axel Springer ha chiuso la redazione italiana di Upday (di cui abbiamo scritto nella presedente NL), piattaforma di informazione ed aggregazione del più importante editore  europeo di news, e. a partire dal 2024, utilizzerà il marchio Upday per la creazione di un nuovo generatore di notizie di tendenza guidato esclusivamente dall'intelligenza artificiale, con l'obiettivo dichiarato di ridurre i costi di 100 milioni di euro e sfruttare la capacità ovvia dell'IA di lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno...

... Ma anche ha annunciato una partnership con OpenAI, volta a potenziare il giornalismo indipendente nell'era dell'intelligenza artificiale.

Mathias Döpfner, CEO di Axel Springer, ha dichiarato: "Siamo entusiasti di dare vita a questa partnership globale tra Axel Springer e OpenAI, la prima del suo genere. Vogliamo esplorare le opportunità del giornalismo potenziato dall'intelligenza artificiale, al fine di elevare la qualità, la rilevanza sociale e il modello di business del giornalismo a un livello superiore."

L'iniziativa congiunta punta ad arricchire l'esperienza degli utenti di ChatGPT con riassunti di contenuti di notizie globali selezionati dai dati forniti dalle testate di Axel Springer, tra cui Politico, Business Insider, Bild e Welt. 

Insomma sembrerebbe che 
Döpfner abbia deciso di dare in pasto a ChatGPT tutta la produzione editoriale per il suo "addestramento", immaginiamo in cambio di tecnologia e strumenti avanzati che l'editore tedesco è particolarmente determinato ad utilizzare.

Linee guida dal Consiglio d'Europa

Come abbiamo visto in precedenza varie istituzioni in molti paesi del mondo tentano di inseguire questa corsa a folle velocità dell'IA. Per il mondo dell'informazione il Consiglio d’Europa ha  di recente adottato le Linee guida sull'implementazione responsabile dei sistemi di intelligenza artificiale (IA) nel giornalismo.

Il documento fornisce orientamenti pratici ad una vasta gamma di destinatari, con particolare attenzione agli organi di informazione, agli Stati, ai fornitori di tecnologia e alle piattaforme digitali coinvolte nella diffusione delle notizie. Esse delineano dettagliatamente come i sistemi di intelligenza artificiale dovrebbero essere utilizzati per sostenere la produzione giornalistica, affrontando le diverse fasi che vanno dalla decisione di adottare tali sistemi all'acquisizione di strumenti AI, all'integrazione pratica nell'ambito giornalistico e agli impatti esterni sull'audience e sulla società.
Tra i punti principali elencati in questo documento, la necessità di una supervisione editoriale per evitare risultati errati, specialmente in compiti sensibili o con conseguenze significative; Valutazioni continue del rischio; la divulgazione dell'uso di sistemi di IA dovrebbe essere praticata, migliorando la trasparenza, come più volte già indicato in Italia dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli

 

In dettaglio parliamo di:

Mix di loghi ed immagini di intelligenza artificiale
Strumenti per la cassetta degli attrezzi del giornalista

Deborah Bianchi, avvocato esperto di diritto dell'informazione ha di recente pubblicato un libro che riteniamo fondamentale per i professionisti dell'informazione: "Il Giornalista Social Media Manager".
Attenzione questa NON è una pubblicità.
Segnaliamo il lavoro dell'Avv.Bianchi che, da giornalisti, ci ha sorpreso per la sua empatia verso le problematiche della professione, narrate con semplicità e con grande conoscenza non solo delle questioni legali, bensì del funzionamento della comunicazione dei media e dei nuovi media.
In un excursus ad ampio raggio nelle problematiche giuridiche connesse all'informazione (privacy, diffamazione, copyright, etc...) Deborah Bianchi ci spiega, ad esempio, come la comunicazione memetica delle piattaforme social "
piattaformizza" il giornalista digitale, impegnato a stabilire un contatto con il pubblico dei giovani ed a presidiare il pubblico dei meno giovani che si avventurano su Instagram o su Tik Tok. 
C'è un mondo di informazioni in questo libro, compreso una sezione intera sul "cosa fare se", ovvero l'analisi di molti dei possibili dubbi e le relative soluzioni, che possono attraversare la nostra professione, dall'utilizzo delle immagini ai rischi di diffamazione legati anche ad un semplice "Like", ad un commento o ad una condivisione. 

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