Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!
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Newsletter 6 del 9 febbraio 2024
Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!

SØØn vuol essere un riepilogo settimanale di alcune delle numerose novità che evolvono continuamente il mondo dell'Intelligenza Artificiale. Non è possibile darne un resoconto completo o esaustivo, ci vorrebbero decine di pagine. Scegliamo quelle che possono riguardare, direttamente o indirettamente, il mondo dell'informazione e del giornalismo

«Prologo»

I problemi per la privacy nelle regole per l'IA

Il dibattito sulla regolamentazione dell'intelligenza artificiale (IA) nel Regno Unito evidenzia una tensione crescente tra la necessità di trasparenza, sicurezza e lo sviluppo responsabile dell'IA e la protezione della privacy individuale.
La proposta del Partito Laburista di rendere obbligatoria la divulgazione dei risultati dei test di IA mira a sostituire un precedente accordo volontario, enfatizzando l'importanza di una maggiore trasparenza e responsabilità nel settore. Questo approccio, che richiede la dichiarazione dei progetti di sviluppo e la conduzione di test sotto la supervisione di enti indipendenti, ha lo scopo di garantire uno sviluppo sicuro e responsabile dell'IA, ottenendo un ampio sostegno a livello globale.

Tuttavia, il tentativo del governo britannico di aggiornare l'Investigatory Powers Act (IPA) del 2016 solleva significative preoccupazioni per la privacy. Gli emendamenti proposti mirano a obbligare i fornitori di servizi di messaggistica a rendere le conversazioni accessibili alle autorità, disattivando la crittografia su richiesta, senza il consenso o la conoscenza dell'utente. Questo passo è considerato da molti, incluso Apple, come un'incursione senza precedenti nella privacy degli utenti, con il potenziale di trasformare le aziende private in strumenti di sorveglianza dello stato.

La posizione di Apple, che ha minacciato di ritirare servizi come FaceTime e iMessage dal Regno Unito piuttosto che compromettere la sicurezza futura, riflette la forte opposizione del settore tecnologico a queste modifiche. La critica non si limita solo alle aziende tecnologiche; gruppi per le libertà civili come Privacy International e Big Brother Watch hanno anch'essi espresso preoccupazioni, sottolineando i rischi che tali proposte portano alla sicurezza dei dispositivi e alla privacy su Internet.

Queste tensioni evidenziano il difficile equilibrio tra la promozione dell'innovazione tecnologica e la protezione dei diritti individuali. La controversia sollevata dalle proposte di modifica dell'IPA mette in luce la necessità di un dibattito più ampio e di un consenso su come regolamentare efficacemente le tecnologie emergenti senza erodere le libertà civili.

 

Abbonamenti e IA salveranno l'informazione?

Il passaggio dal cartaceo al digitale e la ricerca di nuove fonti di reddito attraverso abbonamenti online rappresentano due delle maggiori trasformazioni affrontate dal settore. In questo scenario, colossi editoriali come News Corp e The New York Times stanno mettendo in campo strategie innovative per consolidare la propria base di abbonati e incrementare i ricavi digitali, segnando un trend positivo nella loro performance finanziaria. L'attenzione verso un modello di business basato su entrate dirette e ricorrenti dimostra una comprensione profonda delle dinamiche attuali del mercato e sottolinea l'importanza di un approccio focalizzato sulla qualità del giornalismo e sulla fedeltà dell'audience.

La crescita degli abbonamenti digitali, in particolare, illustra come il pubblico sia disposto a pagare per contenuti di alta qualità, personalizzati e pertinenti alle proprie esigenze. L'IA gioca un ruolo cruciale in questo contesto, consentendo una personalizzazione avanzata dei contenuti, migliorando l'esperienza utente attraverso raccomandazioni mirate e ottimizzando l'efficienza operativa delle redazioni.

La decisione del New York Times di aprire AI initiatives e di creare una figura dedicata all'integrazione dell'IA nella redazione è indicativa dell'impegno verso l'innovazione e la sperimentazione di nuovi strumenti per arricchire l'offerta editoriale. Anche la strategia di News Corp, volta a stabilire accordi con aziende specializzate in IA, evidenzia una volontà di collaborazione e di apertura verso soluzioni esterne per potenziare i propri contenuti e servizi.

 

Creatività...artificiale

Mentre naviga tra le acque dell'innovazione e della tradizione, il mondo dell'arte è chiamato a trovare un equilibrio che accolga le potenzialità dell'IA mantenendo al contempo un legame con l'essenza emotiva e personale che da sempre alimenta l'espressione artistica. La sfida sarà garantire che l'arte rimanga uno spazio di autentica espressione umana, arricchito e non soppiantato dalle possibilità offerte dall'intelligenza artificiale.

L'adozione dell'IA in contesti prestigiosi come il Brisbane Portrait Prize 2024 segnala un riconoscimento significativo dell'IA come parte integrante del panorama artistico contemporaneo. La decisione di includere l'IA in un concorso tradizionalmente dedicato all'espressione umana attraverso il ritratto indica un cambiamento paradigmatico nella percezione dell'arte, riconoscendo che l'innovazione tecnologica può arricchire e ampliare le modalità espressive.

I sostenitori dell'integrazione dell'IA nell'arte argomentano che questa rappresenta un'estensione delle capacità creative umane, offrendo nuove possibilità per l'esplorazione artistica. L'IA può fungere da catalizzatore per la diversità nell'espressione artistica, consentendo agli artisti di sperimentare con nuove tecniche e stili che vanno oltre le limitazioni fisiche e cognitive umane. Inoltre, l'IA ha il potenziale per democratizzare l'arte, rendendola più accessibile a chiunque disponga della tecnologia, indipendentemente dalla formazione artistica tradizionale.

Tuttavia, l'introduzione dell'IA nell'arte solleva interrogativi fondamentali sull'autenticità e l'originalità delle opere create. La preoccupazione che l'IA possa ridurre il processo creativo a un'esercitazione algoritmica priva di significato personale è palpabile. Questo solleva il dilemma se l'arte generata dall'IA possa veramente riflettere le complesse emozioni, le intuizioni e le esperienze che caratterizzano l'espressione artistica umana. Inoltre, emergono questioni di diritto d'autore e proprietà intellettuale, poiché la distinzione tra creatore e strumento diventa sempre più sfumata.

 

Le elezioni, Miscorosft e il giornalismo
Microsoft sta rispondendo alla crescente minaccia della disinformazione online con un insieme di strumenti e tecnologie volti a contrastare i deep fake e altre forme di manipolazione dell'informazione, puntando sull'alfabetizzazione mediatica digitale. Tra le iniziative a sostegno del giornalismo, spiccano il programma Democracy Forward e ProJourn, oltre a partnership con organizzazioni giornalistiche per promuovere l'uso responsabile dell'intelligenza artificiale nel settore.

Microsoft ha avviato collaborazioni significative con entità come Semafor, la Craig Newmark Graduate School of Journalism della CUNY, la Online News Association, The Groundtruth Project e Nota. Queste collaborazioni sono volte a sfruttare gli strumenti di intelligenza artificiale per assistere i giornalisti nella ricerca, scoperta delle fonti, traduzione e ottimizzazione dei contenuti editoriali, oltre a esplorare l'integrazione etica dell'IA nel giornalismo. Tali iniziative non solo mirano a migliorare le operazioni redazionali ma anche a incrementare l'impatto del giornalismo, rafforzando la fiducia delle comunità e rendendo le redazioni più efficienti e sostenibili per il futuro. 

 

AI Act in dirittura d'arrivo
Se n'è già parlato un po' dappertutto ma non potevamo non ricordare che nei giorni scorsi il Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale ha segnato un ulteriore passo verso la sua finale approvazione, prevista per il 24 aprile 2024, dopo un percorso complesso e negoziato, con la partecipazione attiva di paesi chiave come Francia, Germania e Italia, che hanno espresso preoccupazioni specifiche riguardo al potenziale freno all'innovazione.

Il regolamento stabilisce una classificazione dei sistemi di IA basata sul livello di rischio, introducendo normative specifiche per sistemi vietati, ad alto rischio, per scopi generali e di base, con l'obiettivo di proteggere i diritti dei cittadini e promuovere un'innovazione responsabile. L'AI Act include disposizioni per la governance, divieti specifici, protezione dei diritti, e richiede valutazioni d'impatto per i sistemi ad alto rischio, segnalando un bilanciamento tra la sicurezza e la promozione dell'innovazione tecnologica.

L'Italia, attraverso il contributo del sottosegretario all’Innovazione, ha espresso un sostegno deciso all'AI Act, vedendo in esso un passo avanti significativo per la sicurezza e la tutela dei diritti all'interno dell'UE. La visione dell'AI Act come un momento storico per l'Unione riflette l'importanza di questo regolamento nel contesto più ampio della regolamentazione tecnologica e del suo potenziale impatto sul futuro digitale dell'Europa.

 

 

Ma questa era solo una sintesi "commentata". In dettaglio  le nostre notizie parlano di:

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