Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!
Interskills srl
SØØn
Newsletter 18 del 10 maggio 2024
Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!

SØØn vuol essere un riepilogo settimanale di alcune delle numerose novità che evolvono continuamente il mondo dell'Intelligenza Artificiale. Non è possibile darne un resoconto completo o esaustivo, ci vorrebbero decine di pagine. Scegliamo quelle che possono riguardare, direttamente o indirettamente, il mondo dell'informazione e del giornalismo

Sulla rilevanza del giornalismo e intelligenza artificiale, abbiamo organizzato un incontro a Napoli. Venite?

Siamo alla terza edizione della nostra "conferenza" sul futuro del giornalismo. Quest'anno saremo nuovamente al Consolato francese di Napoli, che ci ospita e ha co-organizzato l'evento con noi.
Abbiamo delle domande che abbiamo preparato per i nostri ospiti e che sono probabilmente quelle che molti giornalisti si stanno ponendo da un pezzo: sopravviveranno i giornali? Sopravviverà il giornalismo? Ci saranno ancora i giornalisti?
E questa volta non è la paura dell' "internet" o dei social, ma una serie di circostanze che vedono il giornalismo perdere sempre più la propria rilevanza, mentre nuove fonti si stanno consolidando nel ruolo di informatori nel pubblico in un ecosistema informativo che si evolve costantemente  e dove si proietta l'ombra di un nuovo "pericolo": l'intelligenza artificiale.

C’è un mondo che cambia e cercheremo di comprendere insieme alcuni aspetti di questo cambiamento.

Interverranno:

Ginevra Cerrina Feroni, docente di Diritto Costituzionale all'Università di Firenze e Vicepresidente Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Carlo Bartoli, Presidente Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti

Roberto Napoletano, Direttore “IL MATTINO”

Maurizio de Giovanni - Scrittore

Francesca Marone, docente Università Federico II dove dirige il laboratorio interdisciplinare "donne, Genere e Formazione"

Gabriel Kahn, docente di giornalismo all'Università della Sud California

Modererà ed introdurrà l’incontro il giornalista Antonio Rossano (Interskills).

Dobbiamo anche scrivere che, per questioni organizzative si prega recarsi almeno un quarto d’ora prima (16:00-16:15) per la registrazione. Data la grande affluenza prevista, è necessario prenotare il posto su Eventbrite.

Per tutti quelli che sono a Napoli e dintorni ovviamente. Per gli altri stiamo tentando di organizzare un streaming che, se superiamo alcune difficoltà tecniche, dovrebbe andare sul nostro sito interskills.it

Venite?

 

 

L'intelligenza artificiale fondamentale per due inchieste che vincono il Pulitzer

L'amministratore del Premio Pulitzer, Marjorie Miller, aveva già annunciato lo scorso marzo che,  cinque dei 45 finalisti dei Premi Pulitzer per il giornalismo di quest'anno, avevano rivelato di utilizzare l'intelligenza artificiale nel processo di ricerca, reporting o racconto dei loro contributi.

Per la prima volta quindi, lo scorso 6 maggio, due dei vincitori nei quindici settori dei Premi Pulitzer, hanno utilizzato l'IA per produrre i loro servizi giornalistici. Marjorie Miller, ha evidenziato che, sebbene in passato fossero state impiegate applicazioni di machine learning a livello basso, questa è stata la prima volta che ai finalisti è stato esplicitamente chiesto se avessero usato l'IA.

Il focus principale si è concentrato sul giornalismo investigativo, dove l'IA è stata utilizzata per esaminare grandi quantità di dati. Ad esempio, la serie "Missing in Chicago" del City Bureau e dell'Invisible Institute ha utilizzato uno strumento di machine learning chiamato Judy per analizzare migliaia di dossier sulle negligenze della polizia, rivelando fallimenti sistematici nelle indagini su donne nere scomparse e assassinate.

L'altro caso evidenziato è stato quello del team di indagini visive del New York Times, che ha addestrato un modello per identificare i crateri lasciati da bombe da 2.000 libbre in zone di Gaza dichiarate sicure per i civili. Questo lavoro fa parte del pacchetto che ha vinto il premio per il reporting internazionale.

Gli articoli sottolineano l'importanza dell'IA come strumento potente per il riconoscimento di pattern, utile per setacciare enormi quantità di dati e trovare correlazioni e anomalie altrimenti difficili da individuare. Questo approccio non solo aumenta l'efficacia delle indagini ma permette anche ai giornalisti di concentrarsi su altre aree del lavoro investigativo, rendendo il processo più efficiente.

In conclusione, mentre l'IA si fa strada nei processi redazionali, le storie di successo dei Pulitzer mostrano come l'adozione di queste tecnologie possa trasformare il giornalismo investigativo, fornendo ai reporter nuovi strumenti per scavare più a fondo e rivelare verità nascoste, sempre con un occhio attento al coinvolgimento e alla comprensione delle comunità interessate.

Finacial Times concede i suoi dati ad OpenAI in cambio dei link alle fonti

OpenAI ha recentemente stretto un accordo con il Financial Times per l'accesso ai suoi dati, ampliando così la sua rete di collaborazioni con le testate giornalistiche, rete che attualmente include Associated Press, Axel Springer, Le Monde e Prisa Media.

Questo accordo consentirà a OpenAI di utilizzare il materiale del FT per l'addestramento dei suoi modelli, avanzando ulteriormente nelle tecnologie di intelligenza artificiale generativa.

OpenAI potrà inoltre utilizzare il materiale del FT per fornire ai suoi utenti brevi riassunti degli articoli, con collegamenti diretti al sito FT.com, offrendo così un accesso immediato alle fonti originali per i suoi milioni di utenti in tutto il mondo.

Brad Lightcap, COO di OpenAI, ha commentato: "La nostra partnership con il Financial Times rappresenta un passo significativo verso l'obiettivo di arricchire l'esperienza degli utenti di ChatGPT con contenuti giornalistici di alta qualità in tempo reale, raggiungendo milioni di persone in tutto il mondo".

John Ridding, CEO del FT, ha sottolineato l'importanza dell'accordo per il settore, evidenziando la necessità di trasparenza, attribuzione e remunerazione equa per l'uso del materiale giornalistico nelle piattaforme di intelligenza artificiale. Ha anche ribadito l'impegno del FT nel promuovere l'innovazione nel settore dell'IA, sottolineando l'importanza di garantire la presenza di fonti affidabili nei prodotti basati sull'intelligenza artificiale."

In passato abbiamo sottolineato come il Financial Times si differenzi dal resto delle testate giornalistiche per il suo approccio all'intelligenza artificiale. Da sempre, il FT ha abbracciato apertamente questa nuova tecnologia, come dimostra il lancio del suo primo strumento di intelligenza artificiale, Ask FT, un chatbot IA generativo progettato per rispondere alle domande degli abbonati.

L'accordo con OpenAI rappresenta un ulteriore passo avanti del FT nel campo dell'intelligenza artificiale. Questa volta sembra puntare a incrementare il traffico sul proprio sito attraverso i collegamenti diretti forniti da OpenAI, superando quel rilevante problema di cui avevamo già parlato, della “disintermediazione” da parte delle IA generative che non fornivano ai propri utenti i collegamenti con le fonti.

Presentato a Roma il Report 2024 dell'Osservatorio sul giornalismo digitale dell'Ordine dei giornalisti

Lo scorso 7 maggio, a Roma, presso la sede dell'Ordine dei giornalisti, è stato presentato, nell'ambito di un convegno ad esso dedicato, il Report 2024 dell'Osservatorio sul giornalismo digitale.

Erano presenti  il presidente del Consiglio Nazionale, Carlo Bartoli e la presidente della Commissione Cultura, Elena Golino, con gli interventi della vicepresidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali,  prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, dell’Avv. Deborah Bianchi, dei giornalisti Andrea Iannuzzi (caporedattore a La Repubblica), Lelio Simi e del coordinatore dell’Osservatorio Antonio Rossano.

Dopo i saluti istituzionali e gli interventi dei presidenti Bartoli e Golino, Antonio Rossano, coordinatore del progetto, ha introdotto e presentato il Report. Obiettivo del Report, secondo Rossano è di comprendere come il panorama informativo italiano, un contesto davvero particolare nello scenario informativo europeo e complessivo, si inserisce nell'ecosistema globale dell'informazione.

Il Report 2023 aveva esaminato tre fenomeni principali che influenzavano l'ecosistema informativo: il calo delle vendite e della distribuzione dei giornali cartacei e digitali, l'impatto rivoluzionario dell'intelligenza artificiale sulla comunicazione e l'informazione, e il declino del pluralismo informativo, interconnesso con dinamiche economiche e politiche globali e una crescente sfiducia nei media.

Questi temi sono stati ulteriormente sviluppati nel nuovo rapporto, che ha incluso un'analisi del Regolamento europeo sui servizi digitali, evidenziando le sfide al pluralismo informativo. Si è parlato anche di come l'intelligenza artificiale, attraverso contributi concreti come quelli di Andrea Iannuzzi, stia trasformando il panorama editoriale italiano. Un altro aspetto trattato è stata la "News Avoidance", ovvero l'evitamento delle notizie negative che affliggono la psiche.

Infine, il rapporto ha sottolineato la perdita di rilevanza del giornalismo, con un focus sul ruolo emergente di influencer e creatori di contenuti non tradizionali, e la necessità per il giornalismo di riscoprire la propria identità etica e deontologica. Sono stati anche esplorati ampiamente gli aspetti legali e normativi dell'intelligenza artificiale, con un confronto tra diversi contesti normativi internazionali, sottolineando come la velocità della tecnologia superi quella delle istituzioni regolatorie.

Startup IA: arrivano i cinesi

Quattro nuove startup cinesi nel campo dell'IA stanno emergendo, valutate tra 1,2 e 2,5 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre. Queste aziende - Zhipu AI, Moonshot AI, MiniMax e 01.ai - stanno cercando di guadagnare terreno in un mercato dominato da nomi “americani” come OpenAI e Anthropic anche se, come ha affermato un ricercatore di intelligenza artificiale in Cina, “ChatGPT è difficile da copiare. Il modello è il prodotto”.

D’altra parte, come rileva il Financial Times, le aziende cinesi sono ancora in una fase di sviluppo della tecnologia di base, ma sono molto brave a osservare le tendenze del settore, a seguire ciò che di buono viene fuori e a sfruttare le loro capacità ingegneristiche per seguire ciò che accade altrove.

Il mercato cinese dell'IA sta vivendo una crescita esplosiva, con le start-up del settore che hanno raccolto complessivamente 14,3 miliardi di dollari nei primi quattro mesi dell'anno.

Le aziende stanno adottando strategie diverse, come l'utilizzo di chatbot avatar, per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato.

Nell'articolo ulteriori dettagli.

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