Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!
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SØØn
Newsletter 7 del 24 novembre 2023
Uno po' di quello che vuoi sapere su IA e informazione!

SØØn vuol essere un riepilogo settimanale di alcune delle numerose novità che evolvono continuamente il mondo dell'Intelligenza Artificiale. Non è possibile darne un resoconto completo o esaustivo, ci vorrebbero decine di pagine. Scegliamo quelle che possono riguardare, direttamente o indirettamente, il mondo dell'informazione e del giornalismo. 

 

La strana storia di OpenAI 

Quest'ultima settimana è stata mediaticamente e sostanzialmente caratterizzata da una serie di notizie ed avvenimenti hanno riguardato OpenAI: dalla rimozione del suo CEO Sam Altman e conseguenti dimissioni del presidente Brockman, al suo annunciato passaggio in Microsoft ed una repentina "marcia indietro" con il ritorno di Altman al vertice di OpenAI.

Una serie di vicende che, analizzate in "tempo reale", hanno visto fantasiose interpretazioni degli accadimenti, tutte ovviamente basate esclusivamente sui dati ufficiali, ovvero per esser più precisi "sull'apparenza".


Ciò che emerge da questa storia è forse l’aspetto più inquietante di tutta la vicenda dell’IA generativa: il vero problema non sono le macchine che sostituiscono gli uomini o che prendono il sopravvento su di noi, ma la necessità di un controllo trasparente di questi sistemi e delle aziende che li governano.

Non sapremo forse mai davvero cosa sia successo nel "back-end" di questa storia, sebbene alcuni punti fossero chiari ed imprescindibili ancor prima che accadesse (e puntualmente trascurati dalle molte analisi):

- Microsoft è sicuramente l'azionista di maggioranza non tanto "occulto" di OpenAI
- Il passaggio non solo dei vertici dell'azienda ma anche dei suoi dipendenti sarebbe equivalso ad una incorporazione di OpenAI da parte di Microsoft senza le dovute formalità e controlli azionari e di borsa

- Sarebbe stata una manovra improvvida anche di fronte all'attenzione della Federal Trade Commission e dell'UE, sempre pronti a bannare gli atteggiamenti monopolistici dell'azienda di Redmond.

È probabile che, quando questa consapevolezza sia apparsa evidente anche agli occhi degli attori, si sia deciso di tornare indietro ad un più tranquillo controllo da "remoto" da parte di Microsoft nei confronti di OpenAI.

Giornalismo e AI nelle conferenze internazionali

In questi ultimi tempi, si sono tenute in varie parti del mondo, conferenze sul tema del giornalismo ed IA.

Eventi di spicco come il Global Media Congress ad Abu Dhabi, l'Assemblea Generale Annuale dell'Associazione Europea per la Formazione al Giornalismo a Vienna e la Conferenza sul Giornalismo della Korea Press Foundation, hanno approfondito questa tematica, evidenziando sia le opportunità, sia le sfide presentate dall'IA.

Nonostante questi eventi abbiano avuto luogo in diverse parti del mondo - Medio Oriente, Asia ed Europa - prospettive e preoccupazioni risultano convergenti.

In tutte e tre le conferenze è stata riconosciuta l'importanza dell'IA come strumento per arricchire il giornalismo, introducendo efficienza e nuove modalità di narrazione digitale, semplificando e velocizzando il lavoro dei giornalisti; tuttavia, è stato anche sottolineato l'insostituibile valore del giudizio e del contributo umano per assicurare l'integrità e l'accuratezza delle notizie, specialmente in un'era caratterizzata dalla rapida diffusione della disinformazione ed è stata ben  sottolineata in tutti  gli eventi l'importanza di un uso etico di questi strumenti.

L’idea comune è quella di intraprendere percorsi di formazione rivolti esclusivamente ai giornalisti per insegnare loro tutte le competenze relative all'IA, così da collaborare efficacemente con queste tecnologie senza esserne sopraffatti.


***

Negli articoli poi abbiamo parlato dell'impegno francese per la creazione di un polo dell'IA in quel paese, dei problemi occupazionali posti dall' Intelligenza Artificiale, di un accordo informale tra Germania, Francia ed Italia che dovrebbe andare ad influenzare la stesura del nuovo regolamento europeo AI Act, delle rivendicazioni degli editori nei confronti delle aziende di IA generativa che hanno addestrato i loro modelli facendo "webscraping" selvaggio di dati ed in ultimo delle nuove policy di Meta per la pubblicità politica.
Buona lettura


In dettaglio parliamo di:

Mix di loghi ed immagini di intelligenza artificiale
Il reporting di ChatGPT sull’intelligenza artificiale nel giornalismo

La studentessa Viola Flowers, sul giornale studentesco The Statesman ha chiesto a ChatGPT: “Scrivimi un articolo di 1.000 parole sull'intelligenza artificiale nel settore del giornalismo”.
Le risposte dell'IA generativa di OpenAI sono degne del miglior analista di news e potrebbero lasciare interdetto l'esaminatore di un ipotetico test di Turing. 

Per ChatGPT, nell'epoca digitale, l'intelligenza artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il settore giornalistico, spaziando dall'automazione delle notizie alla personalizzazione dei contenuti e al controllo dei fatti.

Chat Gpt rileva come l'uso di piattaforme come Wordsmith dell'Automated Insights da parte di organizzazioni come l'Associated Press ha portato a un incremento nella rapidità e precisione del reporting basato sui dati.
Parallelamente, la personalizzazione delle notizie sta diventando sempre più sofisticata grazie all'analisi del comportamento degli utenti, con app come Flipboard e Google News che forniscono ai lettori un'esperienza su misura.

Un altro settore in cui l'AI sta avendo un impatto significativo, secondo CGPT, è il fact-checking, con strumenti automatizzati che verificano la veridicità delle informazioni per combattere la disinformazione. Iniziative come Factmata e Full Fact sfruttano l'intelligenza artificiale per assicurare la diffusione di notizie accurate.

Inoltre, l'AI è uno strumento potente per il giornalismo investigativo, ricorda CGPT, come dimostra il suo utilizzo nell'indagine sui Panama Papers da parte dell'ICIJ, facilitando l'analisi di grandi volumi di dati e la rivelazione di schemi nascosti.

L'IA generativa di OpenAI si sofferma anche su preoccupazioni etiche riguardo il rischio di bias algoritmico e la perdita di posti di lavoro e, quindi, la necessità di solide linee guida etiche e la riqualificazione dei giornalisti è quindi imperativa per un uso responsabile dell'AI.

Per il futuro ChatGPT prevede un ulteriore sviluppo del ruolo dell'AI nel giornalismo, con l'analisi predittiva e il sentiment, e l'adozione nelle narrazioni in realtà virtuale e aumentata per un'immersione più profonda nelle storie.

In conclusione, sempre per ChatGPT, mentre l'AI sta plasmando il panorama giornalistico, è fondamentale bilanciare innovazione e responsabilità etica, affinché i lettori possano beneficiare di notizie personalizzate, precise e coinvolgenti.

9 problemi dell'IA generativa

Il sito Visual Capitalist, con un notevole background di elaborazioni grafiche, ha prodotto una rappresentazione grafica, parte di un native advertising, molto efficace di quelli che sono stati individuati da autorevoli fonti come Wired, Bloomberg ed altri, come i 9 principali problemi dell'IA generativa.

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