Bing Generative Search: la ricerca aumentata dall’IA

Microsoft ha lanciato “Bing Generative Search”, che fornisce riepiloghi AI per le query. In Italia è disponibile anche la “Ricerca approfondita”.

logo di bing e motore di ricerca

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Già lo scorso luglio Bing annunciava in anteprima, in un post sul blog, la nuova esperienza di ricerca aumentata dall’intelligenza artificiale,“Bing Generative Search”. Molto simile alla versione di Google AI Overviews, la nuova funzionalità aggrega informazioni dal web e genera un riepilogo in risposta alle query di ricerca.

Bing Generative Search, ancora in fase di sviluppo, è stata resa disponibile negli Stati Uniti, ad una piccola percentuale di utenti per ricevere riscontri ed effettuare aggiustamenti. Per attivarla bisogna cercare “Bing Generative Search” su Bing, e l’utente si troverà sullo schermo un carosello di query da selezionare e che consentirà di sperimentare come la ricerca generativa possa fornire risposte più pertinenti e complete per un’ampia gamma di argomenti.

Figura 1- Fonte: Microsoft Bing Blog.

Per gli utenti negli altri paesi, inclusa l’Italia, è già disponibile il pulsante “Ricerca approfondita” che appare nella pagina dei risultati, nello specifico sul lato destro della pagina, in cui offre i risultati “approfonditi”, ovvero ulteriori spunti di ricerca, in relazione alla query di partenza.

Attraverso questa funzionalità, Bing consente di andare oltre i risultati di ricerca tradizionali , che non vengono rimossi e possono essere consultati nella parte sottostante, dando la possibilità all’utente di interfacciarsi con più risposte provenienti da fonti diverse.

Figura 2- Esempio pagina dei risultati di ricerca approfondita.

Inoltre, Bing informa che il caricamento di questi risultati potrebbe richiedere più tempo rispetto alle “normali” risposte di ricerca generativa in quanto, la funzione è ancora in fase beta e, dunque, fornisce i risultati di ricerca generativa quando l’IA ha effettuato le opportune verifiche di accuratezza e pertinenza.

Con questa innovazione nell’esperienza di ricerca, Microsoft punta a migliorare la capacità di Bing di comprendere la domanda dell’utente utilizzando modelli linguistici avanzati (LLM) e un’interfaccia ottimizzata grazie all’Intelligenza artificiale, non a  caso la ricerca generativa di Bing non si limita a trovare una sola risposta ma “[…] comprende la query di ricerca, esamina milioni di fonti di informazioni, abbina dinamicamente i contenuti e genera risultati di ricerca in un nuovo layout generato dall’intelligenza artificiale “.

Il potenziamento dei motori di ricerca mediante l’IA è senza dubbio uno dei passi che apre le porte a una maggiore crescita e innovazione; tuttavia, minaccia anche di innescare un cambiamento radicale nelle abitudini di ricerca degli utenti sul web. Inoltre, le risposte esaustive fornite dall’IA possono diminuire le visite degli utenti alle fonti, ovvero ai siti di informazione, influenzando negativamente i ricavi degli editori.

A tal proposito, a luglio Microsoft aveva garantito che avrebbe “esaminato attentamente l’impatto della ricerca generativa sul traffico verso i siti di news” e aveva affermato di avere dati preliminari secondo cui la ricerca generativa di Bing “manteneva il numero di clic sui siti web”.

Ma ad oggi la società non ha ancora condiviso informazioni in merito.