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AI Act in dirittura d’arrivo

Di |2024-02-14T10:34:42+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Il 2 febbraio è stato ufficialmente approvato dal comitato (COREPER) che riunisce gli ambasciatori dei 27 paesi dell’UE all’interno del Consiglio dell’Unione Europea l'AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. Questo regolamento, il primo del suo genere nell'UE, rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale. Saranno necessari ancora alcuni passi formali: in primis, le commissioni per il mercato interno e le libertà civili del Parlamento europeo, il prossimo 13 febbraio, adotteranno il Regolamento sull’AI. Successivamente si terrà un’ulteriore votazione in seduta plenaria, a cui seguirà l’adozione formale, fissata per il 24 aprile 2024, con l’approvazione ultima.

Problemi dell’intelligenza artificiale per le redazioni locali

Di |2024-03-08T14:51:01+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Abbiamo spesso affrontato l'impatto dell'intelligenza artificiale nell’ecosistema dell’informazione, con particolare riferimento alle testate mainstream. Tale impatto è altrettanto complesso per le testate locali, come ricorda un articolo del Poynter. Come sappiamo i modelli linguistici avanzati richiedono una vasta quantità di dati per funzionare in modo ottimale, raccolta che diventa problematica nel contesto delle notizie locali, dove le informazioni sono spesso limitate. La scarsità di dati lascia inoltre emergere dubbi sulla possibile efficacia dei modelli, poiché potrebbero risultare limitati nella comprensione delle sfumature e delle peculiarità delle comunità locali. Un po’ la difficoltà che abbiamo “noi” umani nel comprendere le sfumature dei contesti di linguaggi stranieri.

Google svela Lumiere

Di |2024-02-05T10:02:22+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Tecnologia e applicazioni|

Google ha introdotto Lumiere il suo innovativo modello di intelligenza artificiale per la generazione di video, questo modello si caratterizza per l'utilizzo del rivoluzionario framework di diffusione denominato Space-Time-U-Net (STUNet), che consente a Lumiere di comprendere sia gli aspetti spaziali che temporali. Diversamente dagli approcci tradizionali, questa tecnologia avanzata consente di creare video in un unico processo, eliminando la necessità di assemblare fotogrammi fissi più piccoli. Il processo di Lumiere inizia con la creazione dia struttura di base che può provenire da un prompt o da un’immagine. Sfruttando il potenziale di STUNet, il modello approssima la traiettoria degli oggetti all'interno del fotogramma, generando una sequenza organica di fotogrammi che si fondono senza soluzione di continuità, creando un effetto di movimento fluido.

UE: sfide economiche e strategie per l’IA

Di |2024-02-05T10:08:54+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale|

Nel mentre l'Unione europea si è trovata ad affrontare normativamente una rapida evoluzione nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, come evidenziato dall'introduzione di un capitolo dedicato nell'AI Act, focalizzato su modelli avanzati come il GPT-4 e LaMDA, altro ed altrettanto complesso capitolo è la rincorsa alla necessità di competere globalmente su queste tecnologie. I fronti sono in sostanza due: quello dell’hardware (semiconduttori) di supporto e quello dello sviluppo di modelli IA europei. Lo scorso giugno la Commissione europea ha approvato un pacchetto di aiuti da 8,1 miliardi di euro di aiuti di Stato per la produzione di semiconduttori "Made in Europe".

Gli “strani” rapporti delle aziende di IA al vaglio della Federal Trade Commission

Di |2024-02-05T10:16:41+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News|

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha avviato un'indagine approfondita sulle operazioni di investimento e le partnership nel campo dell'intelligenza artificiale generativa. L'attenzione è concentrata su colossi tecnologici come Alphabet, Amazon, Microsoft, Anthropic e OpenAI. Giovedì scorso, l'organo regolatore ha emesso richieste dettagliate alle cinque aziende, chiedendo informazioni approfondite sulla portata e sugli effetti dei loro investimenti. L'indagine si propone di esaminare i privilegi conferiti dagli investimenti delle grandi aziende nelle startup di intelligenza artificiale emergenti, valutando se tali accordi possano compromettere la concorrenza.

Procedura di contestazione del Garante della Privacy ad OpenAI

Di |2024-02-05T10:18:56+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News|

L’impegno del Garante della Privacy per garantire la protezione dei dati degli utenti italiani che utilizzano ChatGpt, è ancora in corso. A fine marzo scorso, il Garante Privacy italiano aveva identificato seri rischi per la privacy degli utenti di Open AI, portando alla temporanea limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani e al blocco di ChatGpt nel paese. In risposta, Open AI aveva temporaneamente oscurato la piattaforma. Il blocco era durato un mese, con il ripristino di ChatGpt alla fine di aprile, dopo che OpenAI aveva apportato alcune delle modifiche richieste dal Garante su alcuni degli aspetti critici. Da quel momento, il Garante ha richiesto a OpenAI di conformarsi a una serie di regole per adeguarsi al contesto legislativo europeo, contestualmente, ha però avviato un'istruttoria.

Italiani ottimisti sull’IA

Di |2024-02-05T10:21:21+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News|

Un'indagine recente condotta per conto di Readly, l’azienda che produce app di abbonamento a riviste e quotidiani digitali, ha fornito un interessante approfondimento sulle opinioni degli italiani riguardo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA). Nonostante l'entusiasmo per l'adozione dell'IA in settori quali medicina e domotica, sorgono preoccupazioni per la sua implementazione in ambiti come giornalismo, scuola e finanza. I risultati indicano che quasi la metà degli italiani nutre aspettative positive sull'utilizzo dell'IA nel campo medico, con solo il 16% che esprime preoccupazioni per possibili conseguenze negative. Tra gli entusiasti figurano i giovani tra i 18 e i 29 anni (49%) e gli individui oltre i 60 anni (47%), mentre gli uomini mostrano una maggiore propensione a fidarsi dell'IA rispetto alle donne (35% contro 25%).

Anche l’Italia avrà la sua intelligenza artificiale

Di |2024-02-05T10:30:49+01:0026 Gennaio , 2024|Articoli, News, Tecnologia e applicazioni|

Considerando l'evoluzione delle principali aziende tecnologiche americane come Microsoft, Google e Amazon, che hanno investito ingenti risorse nello sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale, e considerando anche le iniziative di altri paesi, in particolare della Cina, anche per gli altri paesi emerge la necessità di attivarsi per un ruolo di primo piano nel progresso di queste nuove tecnologie. Anche l'Italia ha preso una posizione attiva con l’iniziativa da parte di iGenius, un'azienda specializzata nello sviluppo di prodotti basati sull'intelligenza artificiale per semplificare l'interazione tra persone e dati e Cineca, un Consorzio Interuniversitario che gestisce uno dei più potenti supercomputer al mondo “Leonardo”, che hanno ufficialmente presentato il progetto "Modello Italia".

La politica italiana sui temi dell’IA

Di |2024-03-08T14:53:01+01:0026 Gennaio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News|

Il 18 gennaio, presso Palazzo Chigi, si è tenuto un incontro tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e Bill Gates, per discutere sulle sfide e le opportunità legate all'intelligenza artificiale. Alla riunione ha partecipato anche Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, noto esperto di etica delle tecnologie e intelligenza artificiale. L'evento ha costituito un momento di riflessione per un'analisi approfondita dei rischi e delle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie, con particolare attenzione al contesto italiano. Giorgia Meloni e Padre Paolo Benanti hanno accolto Bill Gates e hanno guidato la discussione su come gestire in modo proattivo i cambiamenti futuri indotti dall'IA, anziché subirli.

OpenAI annuncia il suo impegno per prevenire l’uso distorto dell’IA per le elezioni politiche

Di |2024-02-05T10:38:57+01:0026 Gennaio , 2024|Articoli, News, Tecnologia e applicazioni|

In vista dei numerosi appuntamenti elettorali previsti nel 2024, dalla politica degli Stati Uniti all'Europa, e considerando il diffuso timore legato ai deepfake, OpenAI ha recentemente annunciato, attraverso un post sul suo blog, la sua risoluta determinazione a migliorare il suo impegno per rendere sicura la piattaforma fornendo informazioni accurate sul voto, applicando politiche adeguate e migliorando la trasparenza. “Abbiamo uno sforzo trasversale dedicato al lavoro sulle elezioni, che riunisce le competenze dei nostri sistemi di sicurezza, delle intelligence sulle minacce, dei team legali, tecnologici e politici per indagare e risolvere rapidamente i potenziali abusi” scrivono da OpenAI.

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