Giornalismo e IA

In questa categoria sono raccolte le notizie relative all’applicazione dell’IA in relazione al giornalismo

La visione sull’IA del The New York Times

Di |2024-03-08T14:37:24+01:0023 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

«Riesci a immaginare un mondo in cui ogni articolo che produciamo è tradotto in tutte le lingue della Terra? Possiamo ed è emozionante. Riesci a immaginare un mondo in cui ogni articolo che scriviamo viene automaticamente trasformato in audio e ogni podcast che creiamo viene automaticamente trasformato in testo? Possiamo ed è emozionante. Renderà il nostro giornalismo più accessibile a più persone che mai.» Sono queste alcuni dei concetti espressi da A.G. Sulzberger, editore del The New York Times, in un’intervista esclusiva rilasciata al Reuters Institute for the Study of Journalism curata dal giornalista Eduardo Suarez. Concetti e parole che prefigurano una nuova strada per l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, superando le paure emozionali e i determinismi tecnologici.

L’IA nelle redazioni: lo studio del Tow Center for Digital Journalism

Di |2024-03-08T14:49:48+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo, Giornalismo e IA|

È uscito nei giorni scorsi su Columbia Journalism Review uno studio del The Tow Center for Digital Journalism at Columbia's Graduate School of Journalism, a firma Felix M.Simon, dal titolo “Artificial Intelligence in the News: How AI Retools, Rationalizes, and Reshapes Journalism and the Public Arena “ che tenta di fare il punto della situazione in relazione agli strumenti di IA nel giornalismo, suoi effetti e conseguenza, Di seguito una sintesi dei punti che abbiamo ritenuto più rilevanti per i nostri lettori, di un documento che varrebbe la pena essere integralmente letto. Le pressioni del mercato giocano un ruolo cruciale, con le testate giornalistiche ancora in fase di adattamento dopo il declino dei modelli di business tradizionali. Molti editori vedono nell'IA una potenziale salvezza da questa minaccia esistenziale, con la speranza di migliorare profitti e trovare nuovi modelli di business.

Ricavi da abbonamenti al primo posto per News Corp e The New York Times, ma adesso si punta all’IA

Di |2024-03-08T14:50:29+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Il settore dell'editoria ha subito notevoli trasformazioni nell'ultimo decennio, principalmente a causa della crescita del digitale e del crollo della carta come modello di business e come fonte primaria di entrate. Le pubblicazioni tradizionali si sono trovate ad affrontare sfide senza precedenti nel mantenere la redditività e coinvolgere il pubblico in un contesto caratterizzato da una competizione online sempre più agguerrita. Il passaggio dai formati cartacei a quelli digitali, la ricerca di nuovi modelli di business sostenibili nel lungo termine e la diversificazione delle fonti di reddito sono diventati imperativi per la sopravvivenza e la crescita nel settore. Uno dei cambiamenti più significativi è stato il graduale passaggio dalla dipendenza dalla pubblicità alla generazione di entrate attraverso gli abbonamenti online.

Strumenti di Microsoft per la politica e il giornalismo

Di |2024-03-08T14:50:44+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

La crescente diffusione della disinformazione, come evidenziato nel The Global Risks Report, costituisce una minaccia sempre più grave e in costante aumento, con conseguenze che si ripercuotono su diversi fronti. Il significativo incremento della polarizzazione sociale e politica, attestato al 46%, riflette una società sempre più divisa, con possibili conseguenze devastanti. In vista delle imminenti elezioni, la disinformazione emerge come la principale minaccia alla stabilità democratica. Per opporsi alla crescente diffusione di disinformazione online, Microsoft sta adottando una serie di strumenti e tecnologie per contrastare i deep fake e altre forme di manipolazione dell'informazione. Tra questi è considerata fondamentale l'alfabetizzazione mediatica digitale, essenziale per individuare, consumare e condividere notizie affidabili e basate sui fatti.

Problemi dell’intelligenza artificiale per le redazioni locali

Di |2024-03-08T14:51:01+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Abbiamo spesso affrontato l'impatto dell'intelligenza artificiale nell’ecosistema dell’informazione, con particolare riferimento alle testate mainstream. Tale impatto è altrettanto complesso per le testate locali, come ricorda un articolo del Poynter. Come sappiamo i modelli linguistici avanzati richiedono una vasta quantità di dati per funzionare in modo ottimale, raccolta che diventa problematica nel contesto delle notizie locali, dove le informazioni sono spesso limitate. La scarsità di dati lascia inoltre emergere dubbi sulla possibile efficacia dei modelli, poiché potrebbero risultare limitati nella comprensione delle sfumature e delle peculiarità delle comunità locali. Un po’ la difficoltà che abbiamo “noi” umani nel comprendere le sfumature dei contesti di linguaggi stranieri.

Italiani ottimisti sull’IA

Di |2024-02-05T10:21:21+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News|

Un'indagine recente condotta per conto di Readly, l’azienda che produce app di abbonamento a riviste e quotidiani digitali, ha fornito un interessante approfondimento sulle opinioni degli italiani riguardo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA). Nonostante l'entusiasmo per l'adozione dell'IA in settori quali medicina e domotica, sorgono preoccupazioni per la sua implementazione in ambiti come giornalismo, scuola e finanza. I risultati indicano che quasi la metà degli italiani nutre aspettative positive sull'utilizzo dell'IA nel campo medico, con solo il 16% che esprime preoccupazioni per possibili conseguenze negative. Tra gli entusiasti figurano i giovani tra i 18 e i 29 anni (49%) e gli individui oltre i 60 anni (47%), mentre gli uomini mostrano una maggiore propensione a fidarsi dell'IA rispetto alle donne (35% contro 25%).

La politica italiana sui temi dell’IA

Di |2024-03-08T14:53:01+01:0026 Gennaio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News|

Il 18 gennaio, presso Palazzo Chigi, si è tenuto un incontro tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e Bill Gates, per discutere sulle sfide e le opportunità legate all'intelligenza artificiale. Alla riunione ha partecipato anche Padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, noto esperto di etica delle tecnologie e intelligenza artificiale. L'evento ha costituito un momento di riflessione per un'analisi approfondita dei rischi e delle opportunità derivanti dalle nuove tecnologie, con particolare attenzione al contesto italiano. Giorgia Meloni e Padre Paolo Benanti hanno accolto Bill Gates e hanno guidato la discussione su come gestire in modo proattivo i cambiamenti futuri indotti dall'IA, anziché subirli.

Il pericolo più grande? La disinformazione mediata dall’IA

Di |2024-03-08T14:53:13+01:0019 Gennaio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News, Newsletter, Opinioni e analisi|

Più di altri delicati aspetti come, ad esempio, l’impatto sul mondo del lavoro, la questione della disinformazione legata all’intelligenza artificiale appare in questo momento la vera emergenza da affrontare. In Slovacchia, a soli due giorni dalle elezioni, una registrazione audio che coinvolgeva il candidato dell'opposizione liberale Michal Šimečka in un presunto complotto per l'acquisto di voti ha scatenato un'ondata di disinformazione sui social media. Nella registrazione, che è diventata rapidamente virale, si ascoltava Šimečka mentre discuteva con un giornalista su metodi illeciti per manipolare il risultato elettorale. Tuttavia, è stato presto rivelato che la registrazione era in realtà un falso. Secondo esperti di fact-checking, l'audio era stato generato da sofisticate tecniche di intelligenza artificiale.

Gli editori svizzeri preoccupati dell’Intelligenza Artificiale

Di |2024-03-08T14:53:32+01:0019 Gennaio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News, Newsletter, Opinioni e analisi|

I dirigenti dell'associazione Svizzera Schweizer Medien VMS (organizzazione settoriale delle aziende mediatiche svizzere private che si impegna a tutelare gli interessi dei media) si riuniscono nelle prime settimane dell'anno per esaminare la situazione complessiva di editoria giornalismo e informazione. Durante l'ultimo convegno, al quale hanno partecipato oltre 250 rappresentanti dei media, della politica, delle autorità e dell'economia, è emersa la necessità di affrontare in modo approfondito le sfide e le opportunità legate all'intelligenza artificiale nell'industria mediatica. Il presidente dell'Associazione, Andrea Masüger, ha enfatizzato l'urgenza di adottare misure politiche per preservare l'efficacia del giornalismo in Svizzera.

La forma testuale per il giornalismo non va più: chiude Artifact

Di |2024-03-08T14:53:44+01:0019 Gennaio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, News, Newsletter|

Poco più di un anno fa nasceva Artifact un'applicazione lanciata da Kevin Systrom e Mike Krieger, i co-fondatori di Instagram, con l'obiettivo di fornire agli utenti un social dove potessero ricevere le notizie, selezionate da algoritmi di IA, direttamente dagli editori, dai quotidiani, dalle riviste o dai siti sulla base dei loro interessi e collegamenti. La piattaforma consentiva agli utenti di condividere notizie, esprimere opinioni e interagire con altri iscritti attraverso i commenti, promuovendo dibattiti interessanti e potenzialmente costruttivi. In alternativa, gli articoli potevano essere discussi direttamente con amici attraverso una casella di posta altamente funzionale. A differenza di Instagram o TikTok, dove l'elemento predominante sono immagini e video, Artifact metteva al centro il testo.

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