Articoli

NON è più tempo per le News, bellezza!

Di |2024-03-08T14:19:35+01:008 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo, Tecnologia e applicazioni|

"All'inizio di aprile 2024, dismetteremo Facebook News – una scheda dedicata nella sezione dei segnalibri su Facebook che mette in risalto le notizie – negli Stati Uniti e in Australia." È quanto ha dichiarato Meta in un articolo sul suo blog. Questa decisione segue quella già presa in Europa a settembre, dove Facebook News era stato dismesso nel Regno Unito, in Francia e in Germania. Le notizie non generano più guadagni per le piattaforme, lo avevamo già sottolineato quando la stessa Meta, l’anno scorso, aveva dismesso il progetto degli Instant Articles lanciato nel 2015 che aveva lo scopo di fornire agli editori un modo veloce per presentare gli articoli sulla piattaforma Facebook. Con l’aggiunta di link di riferimento permetteva di accedere rapidamente a siti web senza che dallo smartphone o tablet venisse aperto un browser.

Elon Musk fa causa ad OpenAI

Di |2024-03-08T14:15:41+01:008 Marzo , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Giornalismo e IA|

Elon Musk ha presentato una causa legale contro OpenAI e il suo CEO, Sam Altman, affermando che l'azienda ha abbandonato la sua missione originaria di sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità in modalità non profit. La causa è stata depositata lo scorso 29 febbraio presso un tribunale di San Francisco: sì, è proprio lo stesso Elon Musk che nel 2015 ha co-fondato OpenAI con Altman, e il presidente di OpenAI Greg Brockman, ma che attualmente non detiene più una partecipazione nella società. Le accuse avanzate da Musk includono: violazione del contratto, violazione del dovere fiduciario e pratiche commerciali sleali da parte di OpenAI.

Claude 3 (Anthropic) sfida ChatGpt

Di |2024-03-08T14:17:01+01:008 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA, Tecnologia e applicazioni|

Anthropic, società che sviluppa intelligenza artificiale fondata da ex dipendenti di OpenAI, lo scorso 4 marzo ha rilasciato Claude 3, una famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), che, stando alle dichiarazioni di Anthropic, avrebbero raggiunto capacità “quasi umane”. La famiglia di modelli comprende tre varianti avanzate in ordine crescente di capacità: Claude 3 Haiku, Claude 3 Sonnet e Claude 3 Opus. Ogni modello successivo offre prestazioni sempre più potenti, permettendo agli utenti di trovare un equilibrio ottimale tra intelligenza, velocità e costo per le loro specifiche applicazioni. I primi rapporti indicano che Claude 3 dimostra "prestazioni avanzate in vari compiti cognitivi" e la capacità di elaborare ragionamenti.

Continua la querelle tra Il The New York Times e OpenAI – Microsoft

Di |2024-03-08T14:36:03+01:008 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

È un botta e risposta oramai tra il The New York Times OpenAI e Microsoft, dal 27 dicembre 2023, quando il Times ha avviato azioni legali contro le due aziende, accusandoli di violazione di copyright. Secondo l'accusa, l'utilizzo dei chatbot sta erodendo la posizione dei tradizionali media come fonti affidabili di notizie. la scorsa settimana OpenAI ha presentato una mozione presso il tribunale federale di Manhattan, Anche Microsoft ha replicato presentando lunedì una mozione, al tribunale distrettuale degli Stati Uniti presso il distretto meridionale di New York, chiedendo al giudice di rigettare alcune parti della causa intentata dal giornale. Microsoft ha affermato che i modelli linguistici di grandi dimensioni, non hanno avuto un impatto negativo sul mercato delle notizie o sui materiali utilizzati per il loro addestramento.

Google vuole salvare o uccidere il giornalismo?

Di |2024-03-08T14:36:21+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Secondo quanto riferito da Adweek, Google avrebbe stipulato accordi finanziari con alcuni editori affinché questi utilizzino una sua nuova piattaforma di intelligenza artificiale, ancora in versione beta, per la produzione di articoli giornalistici. L’iniziativa è stata avviata dopo un invito di Google rivolto alle testate giornalistiche, ad ottobre scorso, nell’edizione di quel mese della newsletter Local Independent Online News, affinché si candidassero per testare le tecnologie emergenti. Il programma fa parte della Google News Initiative (GNI), lanciata nel 2018 per fornire agli editori, sostegno, tecnologia e formazione, con l’obiettivo di promuovere il giornalismo di qualità nell’era digitale.

725 siti pubblicano fake news artificiali

Di |2024-03-08T14:36:28+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

NewsGuard è una società che si occupa di analisi dei media, sicurezza e intelligenza artificiale e si impegna nella battaglia contro la disinformazione e nella promozione della trasparenza e dell'accuratezza nel panorama delle notizie online. Fondata nel 2018 da Steven Brill e Gordon Crovitz, NewsGuard ha sviluppato un sistema di valutazione che assegna punteggi di affidabilità ai siti web. Il processo di valutazione di NewsGuard coinvolge un team di giornalisti professionisti che esaminano e valutano manualmente migliaia di siti web secondo nove criteri fondamentali, tra cui l'accuratezza delle informazioni, la trasparenza delle fonti, l'etica editoriale e il riconoscimento dei contenuti pubblicitari.

Parola d’ordine: open source

Di |2024-03-15T09:05:16+01:001 Marzo , 2024|Articoli, News|

’utilizzo dei modelli open source consente lo sviluppo di applicazioni e chatbot da parte di aziende indipendenti, rappresentando una spinta notevole per questo mercato. L’aspetto finanziario gioca un ruolo fondamentale e l’utilizzo di questi modelli può significare una riduzione dei costi rispetto allo sviluppo di soluzioni personalizzate o all’acquisto di licenze per modelli proprietari. Ma non è solo una questione di risparmio finanziario. I modelli open source offrono anche una maggiore flessibilità e adattabilità, gli sviluppatori possono modificarli e personalizzarli per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda, consentendo una maggiore flessibilità nel design delle soluzioni di intelligenza artificiale.

La persuasione occulta con l’IA: una ricerca statunitense

Di |2024-03-08T14:36:37+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Giornalismo e IA|

Il Rapporto sui Rischi Globali del World Economic Forum ha messo in evidenza un allarmante fenomeno: il 53% dei leader globali ha individuato la disinformazione e la manipolazione tramite intelligenza artificiale come una delle principali minacce per la libertà e la democrazia. Una ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Georgetown University e dell’Università di Stanford, pubblicata sulla rivista PNAS Nexus, ha posto interrogativi fondamentali su come le campagne di propaganda online “occulte” possano essere amplificate dall'uso di strumenti di intelligenza artificiale. L'esperimento, condotto su un ampio campione di 8.221 intervistati statunitensi, ha avuto l'obiettivo di confrontare la persuasività di articoli di propaganda originali con quelli generati dal modello di intelligenza artificiale GPT-3.

The New York times investe ancora sull’IA

Di |2024-03-08T14:36:44+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Tecnologia e applicazioni|

Secondo quanto riferito dai dirigenti del giornale statunitense Axios, Il The New York Times testerà l'impiego dell'IA generativa per assistere gli inserzionisti nella selezione dei migliori spazi editoriali per i loro messaggi promozionali. L'obiettivo è ottimizzare l'efficacia delle campagne pubblicitarie e raggiungere con maggiore precisione i potenziali consumatori. Il progetto, in fase di sviluppo dalla seconda metà del 2024, coinvolgerà un gruppo selezionato di investitori pubblicitari, con i primi casi studio che saranno monitorati internamente dal giornale. Joy Robins, responsabile globale della pubblicità del Times, ha commentato: "Questo dimostra chiaramente che crediamo che l'IA generativa sia un fattore abilitante e possa essere un elemento efficace per la nostra attività se utilizzato in modo responsabile".

Gemini è razzista? Google blocca la produzione delle immagini

Di |2024-03-08T14:47:40+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Giornalismo e IA|

Attraverso un post sul social X, Google ha annunciato il temporaneo blocco del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Gemini, nella produzione di immagini di persone, dichiarando: 'Stiamo già lavorando per risolvere i recenti problemi con la funzionalità di generazione delle immagini di Gemini. Mentre lo facciamo, metteremo in pausa la generazione delle immagini delle persone e presto pubblicheremo una versione migliorata'." La decisione è stata presa in seguito alla diffusione su social media di esempi di immagini generate dallo strumento, le quali raffiguravano figure storiche, come i papi e i padri fondatori degli Stati Uniti, in una varietà di etnie e generi. Ad esempio, una richiesta di immagini di vichinghi ha prodotto solo persone di colore vestite con abiti tradizionali dei guerrieri norreni.

Torna in cima