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Meta: etichetta i contenuti per distinguere quelli Umani da quelli artificiali

Di |2024-02-16T11:21:41+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Social media, Tecnologia e applicazioni|

La questione di distinguere se i contenuti sono generati dalla mente umana o dall'intelligenza artificiale sta diventando sempre più complessa e necessaria. Con il passare del tempo, la linea di demarcazione tra i contenuti umani e quelli prodotti dall'IA si sta assottigliando, suscitando la necessità delle persone di riuscire a distinguerne la provenienza. Attualmente, l'industria dell'IA sta ancora lavorando per stabilire standard comuni per identificare immagini, video e audio generati dall'IA. Vi sono progressi in tal senso da parte di alcune aziende, come Meta che, fin dalla creazione del suo strumento di generazione di immagini, Meta AI, ha iniziato ad etichettare le immagini fotorealistiche, introducendo marcatori visibili, filigrane invisibili e metadati nei file di immagine.

I pericoli per la privacy dalla regolamentazione dell’IA in UK

Di |2024-02-09T16:05:03+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Di fronte alle crescenti preoccupazioni riguardanti la mancanza di una vera e propria regolamentazione nell'ambito dell'intelligenza artificiale, il Partito Laburista britannico ha avanzato la proposta di rendere obbligatoria la divulgazione dei risultati dei test condotti dalle aziende operanti nel campo dell'intelligenza artificiale. Questa proposta mira a sostituire un precedente accordo volontario annunciato lo scorso novembre a Bletchley Park durante Il Vertice sulla Sicurezza dell’Intelligenza Artificiale , in base al quale governi e aziende nel settore dell'intelligenza artificiale si erano impegnati a collaborare per testare la sicurezza dei nuovi modelli prima e dopo il loro rilascio. Il Partito Laburista, tuttavia, propone un approccio legale che costringerebbe le aziende a fornire i dati dei test alle autorità competenti, garantendo così una maggiore trasparenza e responsabilità nel settore.

Ricavi da abbonamenti al primo posto per News Corp e The New York Times, ma adesso si punta all’IA

Di |2024-03-08T14:50:29+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Il settore dell'editoria ha subito notevoli trasformazioni nell'ultimo decennio, principalmente a causa della crescita del digitale e del crollo della carta come modello di business e come fonte primaria di entrate. Le pubblicazioni tradizionali si sono trovate ad affrontare sfide senza precedenti nel mantenere la redditività e coinvolgere il pubblico in un contesto caratterizzato da una competizione online sempre più agguerrita. Il passaggio dai formati cartacei a quelli digitali, la ricerca di nuovi modelli di business sostenibili nel lungo termine e la diversificazione delle fonti di reddito sono diventati imperativi per la sopravvivenza e la crescita nel settore. Uno dei cambiamenti più significativi è stato il graduale passaggio dalla dipendenza dalla pubblicità alla generazione di entrate attraverso gli abbonamenti online.

Creatività artificiale

Di |2024-02-12T08:31:15+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Opinioni e analisi|

L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nel mondo dell'arte segna un punto di svolta significativo nel concetto stesso di creazione artistica. Storicamente, l'arte è stata considerata come un'espressione unica della mente e dell'anima umana, un mezzo per comunicare emozioni, idee e visioni personali. Tuttavia, l'avvento dell'IA ha aperto la strada alla possibilità di generare opere d'arte tramite algoritmi e processi computazionali, mettendo in discussione le concezioni tradizionali di autorialità e originalità. Le tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale si intrecciano sempre più con le nostre vite quotidiane, unendo la creatività umana alla potenza computazionale dell'IA. Questo connubio, accolto con sospetto e cautela, sta rapidamente guadagnando terreno come una delle frontiere più promettenti e controverse nell'ambito dell'arte e della letteratura contemporanee.

Strumenti di Microsoft per la politica e il giornalismo

Di |2024-03-08T14:50:44+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

La crescente diffusione della disinformazione, come evidenziato nel The Global Risks Report, costituisce una minaccia sempre più grave e in costante aumento, con conseguenze che si ripercuotono su diversi fronti. Il significativo incremento della polarizzazione sociale e politica, attestato al 46%, riflette una società sempre più divisa, con possibili conseguenze devastanti. In vista delle imminenti elezioni, la disinformazione emerge come la principale minaccia alla stabilità democratica. Per opporsi alla crescente diffusione di disinformazione online, Microsoft sta adottando una serie di strumenti e tecnologie per contrastare i deep fake e altre forme di manipolazione dell'informazione. Tra questi è considerata fondamentale l'alfabetizzazione mediatica digitale, essenziale per individuare, consumare e condividere notizie affidabili e basate sui fatti.

AI Act in dirittura d’arrivo

Di |2024-02-14T10:34:42+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Il 2 febbraio è stato ufficialmente approvato dal comitato (COREPER) che riunisce gli ambasciatori dei 27 paesi dell’UE all’interno del Consiglio dell’Unione Europea l'AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. Questo regolamento, il primo del suo genere nell'UE, rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale. Saranno necessari ancora alcuni passi formali: in primis, le commissioni per il mercato interno e le libertà civili del Parlamento europeo, il prossimo 13 febbraio, adotteranno il Regolamento sull’AI. Successivamente si terrà un’ulteriore votazione in seduta plenaria, a cui seguirà l’adozione formale, fissata per il 24 aprile 2024, con l’approvazione ultima.

Problemi dell’intelligenza artificiale per le redazioni locali

Di |2024-03-08T14:51:01+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Abbiamo spesso affrontato l'impatto dell'intelligenza artificiale nell’ecosistema dell’informazione, con particolare riferimento alle testate mainstream. Tale impatto è altrettanto complesso per le testate locali, come ricorda un articolo del Poynter. Come sappiamo i modelli linguistici avanzati richiedono una vasta quantità di dati per funzionare in modo ottimale, raccolta che diventa problematica nel contesto delle notizie locali, dove le informazioni sono spesso limitate. La scarsità di dati lascia inoltre emergere dubbi sulla possibile efficacia dei modelli, poiché potrebbero risultare limitati nella comprensione delle sfumature e delle peculiarità delle comunità locali. Un po’ la difficoltà che abbiamo “noi” umani nel comprendere le sfumature dei contesti di linguaggi stranieri.

Google svela Lumiere

Di |2024-02-05T10:02:22+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Tecnologia e applicazioni|

Google ha introdotto Lumiere il suo innovativo modello di intelligenza artificiale per la generazione di video, questo modello si caratterizza per l'utilizzo del rivoluzionario framework di diffusione denominato Space-Time-U-Net (STUNet), che consente a Lumiere di comprendere sia gli aspetti spaziali che temporali. Diversamente dagli approcci tradizionali, questa tecnologia avanzata consente di creare video in un unico processo, eliminando la necessità di assemblare fotogrammi fissi più piccoli. Il processo di Lumiere inizia con la creazione dia struttura di base che può provenire da un prompt o da un’immagine. Sfruttando il potenziale di STUNet, il modello approssima la traiettoria degli oggetti all'interno del fotogramma, generando una sequenza organica di fotogrammi che si fondono senza soluzione di continuità, creando un effetto di movimento fluido.

UE: sfide economiche e strategie per l’IA

Di |2024-02-05T10:08:54+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale|

Nel mentre l'Unione europea si è trovata ad affrontare normativamente una rapida evoluzione nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, come evidenziato dall'introduzione di un capitolo dedicato nell'AI Act, focalizzato su modelli avanzati come il GPT-4 e LaMDA, altro ed altrettanto complesso capitolo è la rincorsa alla necessità di competere globalmente su queste tecnologie. I fronti sono in sostanza due: quello dell’hardware (semiconduttori) di supporto e quello dello sviluppo di modelli IA europei. Lo scorso giugno la Commissione europea ha approvato un pacchetto di aiuti da 8,1 miliardi di euro di aiuti di Stato per la produzione di semiconduttori "Made in Europe".

Gli “strani” rapporti delle aziende di IA al vaglio della Federal Trade Commission

Di |2024-02-05T10:16:41+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News|

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha avviato un'indagine approfondita sulle operazioni di investimento e le partnership nel campo dell'intelligenza artificiale generativa. L'attenzione è concentrata su colossi tecnologici come Alphabet, Amazon, Microsoft, Anthropic e OpenAI. Giovedì scorso, l'organo regolatore ha emesso richieste dettagliate alle cinque aziende, chiedendo informazioni approfondite sulla portata e sugli effetti dei loro investimenti. L'indagine si propone di esaminare i privilegi conferiti dagli investimenti delle grandi aziende nelle startup di intelligenza artificiale emergenti, valutando se tali accordi possano compromettere la concorrenza.

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