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L’IA nelle redazioni: lo studio del Tow Center for Digital Journalism

Di |2024-03-08T14:49:48+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo, Giornalismo e IA|

È uscito nei giorni scorsi su Columbia Journalism Review uno studio del The Tow Center for Digital Journalism at Columbia's Graduate School of Journalism, a firma Felix M.Simon, dal titolo “Artificial Intelligence in the News: How AI Retools, Rationalizes, and Reshapes Journalism and the Public Arena “ che tenta di fare il punto della situazione in relazione agli strumenti di IA nel giornalismo, suoi effetti e conseguenza, Di seguito una sintesi dei punti che abbiamo ritenuto più rilevanti per i nostri lettori, di un documento che varrebbe la pena essere integralmente letto. Le pressioni del mercato giocano un ruolo cruciale, con le testate giornalistiche ancora in fase di adattamento dopo il declino dei modelli di business tradizionali. Molti editori vedono nell'IA una potenziale salvezza da questa minaccia esistenziale, con la speranza di migliorare profitti e trovare nuovi modelli di business.

Bard cresce e diventa Gemini

Di |2024-02-16T12:22:50+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Tecnologia e applicazioni|

Da quando Google ha lanciato Bard, la sua piattaforma di intelligenza artificiale generativa, l'anno scorso, persone in tutto il mondo hanno adottato questo strumento. Bard è diventato uno strumento quotidiano per molti, facilitando varie attività. L'obiettivo principale di Bard è sempre stato fornire un accesso diretto ai modelli di intelligenza artificiale di Google. Con l'introduzione di Gemini, la nuova generazione di modelli più avanzati, questo obiettivo è ancora più tangibile. Pertanto, Google ha deciso di rinominare Bard semplicemente Gemini, cambio che riflette una trasformazione più ampia. Con Gemini, Google mira a offrire una gamma più ampia di funzionalità e servizi. Oltre all'interazione con il modello Pro 1.0 in più di 40 lingue.

Midjourney in campo contro i deepfake

Di |2024-07-05T11:48:08+02:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

L'avvento dell'intelligenza artificiale sta catalizzando un profondo cambiamento nella nostra relazione con le informazioni, portando con sé, come abbiamo più volte riscontrato, una crescente minaccia per la democrazia: la diffusione della disinformazione. In particolare, la proliferazione dei cosiddetti "deepfake", ovvero video e immagini manipolati in maniera estremamente realistica, sta suscitando serie preoccupazioni riguardo alla possibilità di manipolare il processo democratico, specialmente in relazione alle elezioni politiche. In quest'ottica, Midjourney, uno dei brand più affermati e consolidati nella generazione di immagini tramite intelligenza artificiale, sta valutando la possibilità di vietare l'utilizzo del suo software per la creazione di immagini politiche raffiguranti figure di spicco come Joe Biden e Donald Trump.

Londra crea l’AI Safety Institute per affrontare i rischi dei modelli di IA

Di |2024-02-16T11:21:49+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

L'AI Safety Institute, l'organizzazione dedicata alla sicurezza nell'utilizzo e nello sviluppo dell'intelligenza artificiale inglese presentata dal primo ministro Rishi Sunak lo scorso anno, ha reso pubblici i primi risultati della sua ricerca sui modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), alla base di strumenti come i chatbot e i generatori di immagini. I modelli LLM hanno dimostrato di essere vulnerabili all'inganno e alla manipolazione, aprendo la porta a possibili abusi. Sui modelli testati è emerso il grave rischio che potrebbero assistere nella pianificazione di attacchi informatici. Un esempio emblematico emerso dalla ricerca è l'identificazione di un modello capace di generare personaggi sui social media per diffondere disinformazione in modo altamente convincente ed efficiente.

Meta: etichetta i contenuti per distinguere quelli Umani da quelli artificiali

Di |2024-02-16T11:21:41+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Social media, Tecnologia e applicazioni|

La questione di distinguere se i contenuti sono generati dalla mente umana o dall'intelligenza artificiale sta diventando sempre più complessa e necessaria. Con il passare del tempo, la linea di demarcazione tra i contenuti umani e quelli prodotti dall'IA si sta assottigliando, suscitando la necessità delle persone di riuscire a distinguerne la provenienza. Attualmente, l'industria dell'IA sta ancora lavorando per stabilire standard comuni per identificare immagini, video e audio generati dall'IA. Vi sono progressi in tal senso da parte di alcune aziende, come Meta che, fin dalla creazione del suo strumento di generazione di immagini, Meta AI, ha iniziato ad etichettare le immagini fotorealistiche, introducendo marcatori visibili, filigrane invisibili e metadati nei file di immagine.

SØØn – Newsletter n°6 del 9 febbraio 2024

Di |2024-02-09T16:12:22+01:009 Febbraio , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - I pericoli per la privacy dalla regolamentazione dell’IA in UK - Ricavi da abbonamenti al primo posto per News Corp e The New York Times, ma adesso si punta all’IA - Creatività artificiale - Strumenti di Microsoft per la politica e il giornalismo - Procedura di contestazione del Garante della Privacy ad OpenAI - AI Act in dirittura d’arrivo

I pericoli per la privacy dalla regolamentazione dell’IA in UK

Di |2024-02-09T16:05:03+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Di fronte alle crescenti preoccupazioni riguardanti la mancanza di una vera e propria regolamentazione nell'ambito dell'intelligenza artificiale, il Partito Laburista britannico ha avanzato la proposta di rendere obbligatoria la divulgazione dei risultati dei test condotti dalle aziende operanti nel campo dell'intelligenza artificiale. Questa proposta mira a sostituire un precedente accordo volontario annunciato lo scorso novembre a Bletchley Park durante Il Vertice sulla Sicurezza dell’Intelligenza Artificiale , in base al quale governi e aziende nel settore dell'intelligenza artificiale si erano impegnati a collaborare per testare la sicurezza dei nuovi modelli prima e dopo il loro rilascio. Il Partito Laburista, tuttavia, propone un approccio legale che costringerebbe le aziende a fornire i dati dei test alle autorità competenti, garantendo così una maggiore trasparenza e responsabilità nel settore.

Ricavi da abbonamenti al primo posto per News Corp e The New York Times, ma adesso si punta all’IA

Di |2024-03-08T14:50:29+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Il settore dell'editoria ha subito notevoli trasformazioni nell'ultimo decennio, principalmente a causa della crescita del digitale e del crollo della carta come modello di business e come fonte primaria di entrate. Le pubblicazioni tradizionali si sono trovate ad affrontare sfide senza precedenti nel mantenere la redditività e coinvolgere il pubblico in un contesto caratterizzato da una competizione online sempre più agguerrita. Il passaggio dai formati cartacei a quelli digitali, la ricerca di nuovi modelli di business sostenibili nel lungo termine e la diversificazione delle fonti di reddito sono diventati imperativi per la sopravvivenza e la crescita nel settore. Uno dei cambiamenti più significativi è stato il graduale passaggio dalla dipendenza dalla pubblicità alla generazione di entrate attraverso gli abbonamenti online.

Creatività artificiale

Di |2024-02-12T08:31:15+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, Opinioni e analisi|

L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale nel mondo dell'arte segna un punto di svolta significativo nel concetto stesso di creazione artistica. Storicamente, l'arte è stata considerata come un'espressione unica della mente e dell'anima umana, un mezzo per comunicare emozioni, idee e visioni personali. Tuttavia, l'avvento dell'IA ha aperto la strada alla possibilità di generare opere d'arte tramite algoritmi e processi computazionali, mettendo in discussione le concezioni tradizionali di autorialità e originalità. Le tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale si intrecciano sempre più con le nostre vite quotidiane, unendo la creatività umana alla potenza computazionale dell'IA. Questo connubio, accolto con sospetto e cautela, sta rapidamente guadagnando terreno come una delle frontiere più promettenti e controverse nell'ambito dell'arte e della letteratura contemporanee.

Strumenti di Microsoft per la politica e il giornalismo

Di |2024-03-08T14:50:44+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

La crescente diffusione della disinformazione, come evidenziato nel The Global Risks Report, costituisce una minaccia sempre più grave e in costante aumento, con conseguenze che si ripercuotono su diversi fronti. Il significativo incremento della polarizzazione sociale e politica, attestato al 46%, riflette una società sempre più divisa, con possibili conseguenze devastanti. In vista delle imminenti elezioni, la disinformazione emerge come la principale minaccia alla stabilità democratica. Per opporsi alla crescente diffusione di disinformazione online, Microsoft sta adottando una serie di strumenti e tecnologie per contrastare i deep fake e altre forme di manipolazione dell'informazione. Tra questi è considerata fondamentale l'alfabetizzazione mediatica digitale, essenziale per individuare, consumare e condividere notizie affidabili e basate sui fatti.

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