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Continua la battaglia legale tra OpenAI e Il The New York Times

Di |2024-03-08T14:36:56+01:001 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

Lo scorso dicembre, il The New York Times ha avviato azioni legali contro OpenAI e il suo principale finanziatore, Microsoft, accusandoli di sfruttare milioni dei suoi articoli senza autorizzazione per addestrare chatbot destinati a fornire informazioni agli utenti. In una dichiarazione presentata lunedì presso il tribunale federale di Manhattan, OpenAI ha chiesto ad un giudice federale di archiviare alcune parti della causa sul copyright del giornale contro di essa, sostenendo che il NYT ha hackerato il suo chatbot ChatGPT e altri sistemi di intelligenza artificiale per generare delle prove valide da utilizzare per il caso. “Le accuse contenute nella denuncia del Times non soddisfano i suoi famosi e rigorosi standard giornalistici. La verità, che verrà fuori nel corso di questo caso, è che il Times ha pagato qualcuno per hackerare i prodotti OpenAI"

SØØn – Newsletter n°8 del 23 febbraio 2024

Di |2024-03-08T14:48:51+01:0023 Febbraio , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - La visione sull’IA del The New York Times - Le controversie sul copyright nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale - IA e disinformazione: 20 big tech firmano un accordo a Monaco - Reddit vende i dati degli utenti all’IA - Anche OpenAI ha il suo text to video: nasce Sora

IA e disinformazione: 20 big tech firmano un accordo a Monaco

Di |2024-03-08T14:18:56+01:0023 Febbraio , 2024|Articoli, Ecosistema digitale, Intelligenza Artificiale|

Durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco , tenutasi il 16 febbraio 2024, riunione di leader politici ed esperti di sicurezza globali, è stato firmato un accordo che coinvolge 20 aziende tecnologiche di spicco tra queste figurano le principali piattaforme social e le società di intelligenza artificiale, tra cui Google, Meta, Microsoft, OpenAI e TikTok. L'accordo si focalizza sull'affrontare i crescenti rischi legati ai contenuti ingannevoli generati dall'intelligenza artificiale, soprattutto in contesti elettorali. I firmatari si sono impegnati a sviluppare e implementare tecnologie atte a mitigare tali rischi, individuare e contrastare la diffusione di tali contenuti sulle loro piattaforme e adottare misure appropriate.

Midjourney in campo contro i deepfake

Di |2024-07-05T11:48:08+02:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

L'avvento dell'intelligenza artificiale sta catalizzando un profondo cambiamento nella nostra relazione con le informazioni, portando con sé, come abbiamo più volte riscontrato, una crescente minaccia per la democrazia: la diffusione della disinformazione. In particolare, la proliferazione dei cosiddetti "deepfake", ovvero video e immagini manipolati in maniera estremamente realistica, sta suscitando serie preoccupazioni riguardo alla possibilità di manipolare il processo democratico, specialmente in relazione alle elezioni politiche. In quest'ottica, Midjourney, uno dei brand più affermati e consolidati nella generazione di immagini tramite intelligenza artificiale, sta valutando la possibilità di vietare l'utilizzo del suo software per la creazione di immagini politiche raffiguranti figure di spicco come Joe Biden e Donald Trump.

Meta: etichetta i contenuti per distinguere quelli Umani da quelli artificiali

Di |2024-02-16T11:21:41+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Social media, Tecnologia e applicazioni|

La questione di distinguere se i contenuti sono generati dalla mente umana o dall'intelligenza artificiale sta diventando sempre più complessa e necessaria. Con il passare del tempo, la linea di demarcazione tra i contenuti umani e quelli prodotti dall'IA si sta assottigliando, suscitando la necessità delle persone di riuscire a distinguerne la provenienza. Attualmente, l'industria dell'IA sta ancora lavorando per stabilire standard comuni per identificare immagini, video e audio generati dall'IA. Vi sono progressi in tal senso da parte di alcune aziende, come Meta che, fin dalla creazione del suo strumento di generazione di immagini, Meta AI, ha iniziato ad etichettare le immagini fotorealistiche, introducendo marcatori visibili, filigrane invisibili e metadati nei file di immagine.

Strumenti di Microsoft per la politica e il giornalismo

Di |2024-03-08T14:50:44+01:009 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

La crescente diffusione della disinformazione, come evidenziato nel The Global Risks Report, costituisce una minaccia sempre più grave e in costante aumento, con conseguenze che si ripercuotono su diversi fronti. Il significativo incremento della polarizzazione sociale e politica, attestato al 46%, riflette una società sempre più divisa, con possibili conseguenze devastanti. In vista delle imminenti elezioni, la disinformazione emerge come la principale minaccia alla stabilità democratica. Per opporsi alla crescente diffusione di disinformazione online, Microsoft sta adottando una serie di strumenti e tecnologie per contrastare i deep fake e altre forme di manipolazione dell'informazione. Tra questi è considerata fondamentale l'alfabetizzazione mediatica digitale, essenziale per individuare, consumare e condividere notizie affidabili e basate sui fatti.

Gli “strani” rapporti delle aziende di IA al vaglio della Federal Trade Commission

Di |2024-02-05T10:16:41+01:002 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News|

La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha avviato un'indagine approfondita sulle operazioni di investimento e le partnership nel campo dell'intelligenza artificiale generativa. L'attenzione è concentrata su colossi tecnologici come Alphabet, Amazon, Microsoft, Anthropic e OpenAI. Giovedì scorso, l'organo regolatore ha emesso richieste dettagliate alle cinque aziende, chiedendo informazioni approfondite sulla portata e sugli effetti dei loro investimenti. L'indagine si propone di esaminare i privilegi conferiti dagli investimenti delle grandi aziende nelle startup di intelligenza artificiale emergenti, valutando se tali accordi possano compromettere la concorrenza.

SØØn – Newsletter n°3 del 19 gennaio 2024

Di |2024-02-21T16:07:57+01:0019 Gennaio , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - NYT reticente secondo OpenAI - L’IA alla ricerca di nuove interfacce mentre tramontano i social - I nuovi Trend per il digitale secondo il Reuters Institute - Prospettive regolatorie per l’IA nel 2024 - Un teologo per dare le linee guida all’IA italiana

I legami di Microsoft con OpenAI all’esame dell’antitrust europeo

Di |2024-02-20T16:19:40+01:0019 Gennaio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News, Newsletter|

Alla fine dello scorso novembre, Microsoft aveva comunicato un cospicuo investimento di circa 13 miliardi di dollari nella start-up californiana OpenAI. L'attenzione su questa alleanza si è intensificata quando il CEO di OpenAI, Sam Altman, è stato licenziato e successivamente reintegrato, e un rappresentante di Microsoft è stato annunciato come membro del consiglio di amministrazione di OpenAI con il ruolo di osservatore. L'investimento è emerso come una delle partnership più proficue nel settore tecnologico, tra tutti gli investitori e grandi aziende che versano miliardi nelle start-up di intelligenza artificiale in questo periodo.

Microsoft porta l’IA dentro Windows con Copilot Pro

Di |2024-02-20T16:50:26+01:0019 Gennaio , 2024|Articoli, News, Newsletter, Tecnologia e applicazioni|

Microsoft ha annunciato il lancio del suo nuovo servizio a pagamento, Copilot Pro, confermando la sua enfasi sul futuro di Windows basato sull'intelligenza artificiale generativa. Dopo il successo del lancio dell'app Copilot per Android e iPhone, la nuova versione in abbonamento promette di rivoluzionare l'interazione degli utenti con i PC che eseguono il sistema operativo Windows. Copilot Pro, basato sull'intelligenza artificiale GPT sviluppata da OpenAI, offre un accesso prioritario ai potenti modelli GPT-4 e GPT-4 Turbo. Mentre nella versione base questi modelli sono disponibili solo durante i periodi di scarso traffico sui server di Microsoft, gli abbonati a Copilot Pro possono godere di un utilizzo continuativo e fluido durante la sessione di lavoro su Windows.

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